I call center mi chiamano persino il sabato mattina. Diciamo la verità, pur cercando di essere comprensivo con gli operatori perché so anch'io cosa significa stare «dall'altra parte», non ne posso più. Così, chiusa la chiamata con una fantomatica signorina che voleva a tutti i costi farmi cambiare fornitore di gas e luce, ho pensato: «Visto che è un argomento di forte attualità, perché non dedicare alcuni articoli alle corrette pratiche di marketing e digital marketing più in particolare?».  Premesso che non ho mai amato chi vuole passare da “esperto”, desidero tuttavia condividere con i colleghi di Linkedin qualche riflessione che nasce esclusivamente dalla mia esperienza personale, maturata in quasi 12 anni di lavoro nel settore. 

Prendo spunto dai call center, per introdurre il tema della differenza che intercorre tra outbound e inbound marketing. Se il primo “spinge” promozioni e offerte di una tale azienda verso l'interlocutore con messaggi invasivi e persino lesivi della privacy (proprio come la chiamata che ho ricevuto sabato mattina), l'inbound marketing è tutto il contrario. Punta, cioè, ad attrarre i clienti facendo leva sulla qualità. Ecco, permettetemi, dal mio punto di vista l'outbound marketing, a meno di casi limitati e specifici, oggi non dovrebbe più esistere. 

Nel mondo digital a cosa corrispondono i call center? Forse ai banner troppo invasivi, a una grafica raffazzonata, a slogan "urlati". Ecco allora la riflessione sull'importanza di disporre di un sito internet ben fatto con una struttura a landing page per la lead generation. Non so voi, ma io lo reputo tale se contiene testi accurati, immagini e video professionali, informazioni relative al proprio ambito specifico disinteressate. Il lavoro quotidiano nel nostro strano mondo virtuale mi insegna che prima di tutto bisogna infondere fiducia nel proprio pubblico di destinazione, rafforzando così il posizionamento del brand cui il sito è collegato. Non si strilla, ma si parla con serenità al proprio interlocutore. Lo si invoglia a proseguire nella navigazione con argomenti interessanti. Gli si presentano, senza iperboli, i pregi del proprio brand spiegandogli come fare a riconoscere prodotti di qualità.

Risultato: aumenta il traffico sul sito, aumentano i contatti e le conversioni sulla piattaforma e-commerce ad esempio.